Milano da scoprire: palazzo MORANDO Costume Moda Immagine
Una via silenziosa, nei pressi del Quadrilatero della moda, dove passeggiare significa imbattersi in case dalle eleganti facciate e dai cortili nascosti.
Siamo in via Sant’Andrea, dove si rincorrono boutique e pasticcerie e dove, fra una vetrina e l’altra, è possibile indugiare un po’ nello sfarzo di un cortile e del suo palazzo cinquecentesco, che racchiude mostre temporanee e permanenti, dove le storia di Milano e il fashion si intrecciano in una cornice incantevole.
Un po’ di storia
Il Palazzo Morando Attendolo Bolognini fu edificato nel ‘500 e appartenne a importanti famiglie milanesi, tra cui i Villa che dopo diversi lavori gli conferirono lo stile rococò. L’ultima sua proprietaria fu la contessa Lydia Morando Attendolo Bolognini che, dopo averlo abbellito riempiendolo di arredi e dipinti ed essendo rimasta senza eredi, lo donò nel 1945 al Comune di Milano. Da allora il palazzo è adibito a polo museale.
Nel 2010, Palazzo Morando ha accolto la collezione di Moda e Costume del Comune di Milano: le sale del palazzo, in questo modo, hanno visto sfilare vestiti d’epoca che, a rotazione, vengono esposti nelle sale, vivendo oggi nella sua duplice identità di pinacoteca dedicata all’iconografia Milanese e di dimora signorile.
La visita
Eleganti portici, pavimento mosaicato, interni sontuosi: l’architettura di Palazzo Morando conservava già tutte le sue caratteristiche uniche nel cinquecento, è il museo dedicato alla città e alla moda.
Al primo piano, è possibile visitare la Pinacoteca, una vera galleria d’arte. Negli ambienti attigui sono state riallestite le sale di rappresentanza della casa nobiliare, un percorso suggestivo che documenta il gusto settecentesco per l’arredo domestico, attraverso decorazioni, mobili e oggettistica recentemente ricomposto nella sua fisionomia originaria, andando a recuperare un grande patrimonio disperso in diversi depositi esterni al palazzo.
A Palazzo Morando non solo trovano casa le importanti collezioni di tessuti, abiti e accessori fino ad oggi conservate presso le Civiche Raccolte d’Arte Applicata del Castello Sforzesco, ma è possibile sperimentare, approfondire e declinare la moda in tutte le sue forme.
Nelle sale, tra abiti, accessori, uniformi, cappelli, calzature, ventagli, pizzi, ricami e tessuti si ricostruisce l’evoluzione della moda, dai costumi popolari del 18* secolo alle creazioni di alta sartoria contemporanee con esposizioni a rotazione che valorizzano la ricca raccolta di quasi 6 mila pezzi. Insieme alla Collezione Luigi Beretta, acquisita dal Comune di Milano nel 1934, che documenta lo sviluppo urbano e sociale dal 1600 al 1800 con dipinti, sculture e stampe che rappresentano ambienti, monumenti e scorci della città.
La risistemazione delle sale del palazzo nobiliare documenta il gusto dell’epoca, in un susseguirsi di stanze con bronzi e maioliche, soffitti a cassettoni ed eleganti camini, persino un calorifero d’epoca decorato. Si ammirano alcune sale di rappresentanza ma anche angoli più intimi, di tipico gusto rococò, con le caratteristiche specchiere e gli stucchi dorati e la sala con carta da parati blu, dipinta a mano, e pezzi cinesi.
Mostre temporanee
Oltre alle esposizioni permanenti, Palazzo Morando, ospita anche mostre temporanee che hanno lo scopo di presentare aspetti inediti della Milano passata e che sono dedicate ai protagonisti della vita culturale milanese, del 18* e del 19* secolo.
Durante la nostra visita abbiamo potuto ammirare bel due mostre, intitolata “Merletti e Design – intrecci creativi a Cantù dal ‘900 a oggi”, e l’altra dedicata agli abiti dell’attrice Rosanna Schiaffino, intitolata “Rosanna Schiaffino e la moda. Abiti da star”.
La prima è la testimonianza e un omaggio ad una preziosa arte coltivata nel tempo con pazienza e passione, una specializzazione artigianale molto antica, un percorso tra merletti, pizzi e trine.
La seconda, racconta attraverso gli abiti e la figura di Rosanna Schiaffino non solo i momenti più significativi della recente storia della moda, ma anche il modo di presentarsi al pubblico di una star del cinema degli anni ’60 e quello privato di una signora dell’alta società milanese degli anni ’80 e ’90.
La mostra espone oltre quaranta abiti di alta moda e prêt-à-porter delle più importanti firme del secondo Novecento. Abiti, tessuti, ricami, grandi firme e film si intrecciano con la vita privata dell’attrice in un racconto che si dipana dalla fine degli anni Cinquanta per arrivare al Duemila, ripercorrendo non solo le sue scelte in fatto di moda, ma anche la sua carriera di attrice, segnata da collaborazioni con registi come Rossellini, Lattuada, Rosi, Minnelli e tanti altri.
Abiti belli, esposti su semplici manichini accanto a qualche immagine, caratterizzati da magnifici ricami e lavorazioni d‘alta moda, realizzati tra gli anni ’60 e ’90 da grandi couturier che hanno segnato la storia della moda e del costume italiano e che ora non ci sono più: da Federico Forquet, allievo di Balenciaga, che realizzò anche l’abito delle prime nozze di Rosanna Schiaffino con il produttore Alfredo Bini, a Germana Marucelli alla quale l’attrice era legata da un rapporto di amicizia, agli storici atelier Battilocchi e Carosa, ma anche Yves Saint Laurent, Valentino e Gianfranco Ferré, nelle declinazioni di alta moda e prêt-à-porter, scelti dall’attrice per il suo ruolo di affascinante signora borghese.
Come non rimanere ammaliati davanti all’abito corto paillettato color turchese o quello raffinatissimo color avorio con ricami applicati *_*
O davanti al vestito da sera rosso di Valentino, o ancora, alle mise hippie anni ’70, ai colori pastello di Ferrè o all’originalissimo vestito viola con quel drappo che scende sulla schiena impreziosito da pietre e cristalli?
Fino all’attualissima sahariana di Yves Saint Laurent e lo smoking nero della collezione “Rive Gauche”, passando da un capo all’altro con curiosità, meraviglia e incanto?
Ehhh il fascino della moda e dei tessuti 🙂
Il percorso espositivo è accompagnato da un ampio repertorio fotografico: scene tratte dai suoi film, immagini dal backstage e fotografie provenienti dai suoi album personali, messi a disposizione dalla famiglia.
Chi decide di varcarne la soglia apre un piccolo scrigno di storia e cultura milanese. Girovagando per le sale di questa elegante dimora nobiliare, è possibile diventare testimone di un’epoca che fu e immergersi in un vero e proprio percorso storico
Come non condividere questa meraviglia con chi è in visita a Milano e cerca qualcosa di insolito e con i milanesi che ancora non l’hanno conosciuta? 😉
E voi cosa ne pensate? Lasciatemi il vostro pensiero nei commenti 🙂
Info pratiche
Dove: Via Sant’Andrea, 6 – 20121 Milano
Come arrivare: metro M1 fermata San Babila, metro M3 fermata Montenapoleone, tram 1 / Bus 61, 94
Orari: da martedì a domenica 9 – 13 | 14 – 17.30