PETRIFIED FOREST National Park: tra paesaggi lunari e Deserto Dipinto
Il Petrified Forest National Park è tra i miei parchi Americani preferiti, uno di quelli poco battutti e al di fuori dei classici tour turistici ed è un gioiello della natura difficilmente raccontabile solo a parole o attraverso le foto…
Io proverò a portarvi con me in questa scoperta di meraviglie, sensazioni ed emozioni in cui le forze della natura sono state in grado di regalare paesaggi mozzafiato attraverso lotte titaniche.
Il parco della Foresta Pietrificata si trova nel nord est dell’Arizona, nella terra degli Apache e dei Navajo. Un luogo imperdibile tra Arizona e Nuovo Messico.
Una vera e propria foresta pietrificata dove la natura di nuovo sorprende con la sua magia. Paesaggi unici, quasi lunari, l’emozione di trovarsi al cospetto di questi vecchi giganti, che raccontano una storia antica e regalano uno spettacolo cromatico davvero unico, è immensa!
Quei colori, quelle sfumature di viola, di rosso, di arancione, quelle pennellate di bianco, di rosa, di nero in un paesaggio vasto, ultraterreno, che si perde fino all’orizzonte e oltre ❤
Un po’ di storia
Immaginate di tornare indietro nel tempo in un luogo in cui, milioni di anni fa, i dinosauri e altre creature, vagavano indisturbati. Un passato lontano in cui lussureggianti foreste dominavano il paesaggio dell’Arizona nord orientale.
Montagne vulcaniche eruttarono facendo crollare gli enormi alberi che, spazzati via da corsi d’acqua e coperti di ceneri e sedimenti, vennero sepolti e pietrificati. Milioni di anni dopo, l’erosione ha liberato i tronchi dalla lava, portando alla luce i resti di quella che è la foresta più antica del mondo, ancora oggi in un eccezionale stato di conservazione e un’incredibile visione per gli occhi di noi comuni mortali.
Nel dicembre 1906 il presidente Theodore Roosevelt, proclamò la foresta pietrificata National Monument. Nel dicembre del 1962, il presidente Eisenhower creò il Petrified Forest National Park. Nel dicembre 2004, il presidente George W. Bush firmò un disegno di legge per raddoppiare le dimensioni del parco.
Oggi il parco si estende su una superficie di quasi 400 chilometri quadrati e racchiude una delle più grandi concentrazioni di tronchi d’albero e legno pietrificato risalente al triassico, tra 205 e 225 milioni di anni fa. E non solo!
Ci sono i resti di testimonianze delle prime abitazioni umane, fossili preistorici di milioni di anni di piante e animali perfettamente conservati, tracce di dinosauri e una sezione protetta della Route 66.
E c’è lo spettacolo della natura, bellissimo, potente, spettacolare *_*
PERCORSO DA SUD A NORD
PETRIFIED FOREST
Il parco è attraversato da sud a nord (o viceversa) dalla Park Road, una strada lunga circa 28 miglia (circa 46 km), che permette di attraversare la Foresta Fossile e il Deserto Dipinto tra paesaggi che vi faranno restare senza fiato!
Diversi sono i punti di osservazione in cui fermarsi ad ammirare queste lande sconfinate e numerosi sono i sentieri attrezzati e di facile accesso che, in un labirinto di pietra colorata, permettono di catturare la magia del parco.
Noi, per nostra comodità, l’abbiamo percorsa da sud a nord, scoprendo via via una meraviglia dopo l’altra…*_*
Rainbow Forest Museum/Visitor Center
Il Rainbow Forest Museum si trova vicino all’ingresso sud del parco, a circa 2.5 miglia a nord della US Highway 180. Circa 20 miglia da Holbrook. Il Museo/Visitor Center ospita una splendida esposizione delle numerose varietà di legno pietrificato che possono essere viste in tutto il parco, di fossili e scheletri di alcuni rettili preistorici.
Vi sono rappresentati più di 13 mila anni di storia e cultura umana: dai popoli preistorici al Civilian Conservation Corps, dai primi esploratori agli automobilisti della Route 66, il parco ha molte storie da raccontare. Un video informativo di 20 minuti viene mostrato in loop e offre ai visitatori una panoramica sulla storia e la natura del territorio.
I Rangers sono, come sempre, pronti ad aiutarvi, molto disponibili e preparati.
Giant Logs Loop
Il Giant Logs Loop inizia presso il Rainbow Forest Museum e si snoda per circa mezzo miglio (800m) attraverso alcuni dei più grandi esemplari di alberi pietrificati del parco. Il pezzo forte del percorso è un tronco chiamato “Old Faithful”, un gigante pietrificato che si stima pesi circa 44 tonnellate!
I colori di questi giganti riflettono secoli di erosione che hanno alterato il paesaggio in tonalità tenui di aranci, rossi, gialli e blu. Se ne rimane semplicemente ammaliati!
Dalla collina avrete modo di ammirare un bellissimo panorama su un paesaggio desertico che pare senza fine *_*
A farvi compagnia ci saranno alcuni enormi corvi neri che sono a proprio agio anche se vi avvicinerete un poco (senza esagerare!) per scattare qualche foto
Lungo il trail non solo imparerete a conoscere la geologia del Parco Nazionale, ma vedrete anche una targa in onore di Stephen Mather, il primo direttore del National Park Service.
Tip: prima di avventurarvi sul sentiero, prendete la brochure del trail al centro visitatori. Fornisce una narrazione stop-by-stop di ciò che vedrete lungo il percorso e spiega come questo paesaggio spettacolare ha avuto origine.
Long Logs Trail
Questo sentiero di 1.6 miglia (2.5 km) è circondato da calanchi grigio-bianchi, Long Logs Trail offre una delle maggiori concentrazioni di legno pietrificato del parco, dove i tronchi raggiungono una lunghezza di oltre 100 piedi. L’accesso al sentiero è dal parcheggio del Rainbow Forest Museum.
Una breve passeggiata vi porterà ad attraversare il ponte sul Jim Camp Wash, poi si prosegue su un sentiero lastricato che si inerpica lievemente nell’ampio orizzonte desertico che serpeggia intorno a questa imponente mesa dei calanchi e offre molte opportunità per avvicinarvi agli splendidi esemplari di alberi fossilizzati.
Nella parte più orientale il sentiero torna indietro verso il rifugio, dove è possibile chiudere il circuito oppure continuare l’escursione verso Agate House, una ricostruzione parziale di un pueblo indiano costruito qui quasi 10 secoli fa.
Somewhere in the middle of the desert
Noi invece di percorrere il Long Logs Trail ci siamo fermati in un luogo panoramico non segnalato lungo la strada: vista mozzafiato sulla vallata e i mesas di tutte le sfumature di bianco, ocra, grigio-nero con tocchi di rosa cipria appena visibili, in lontananza un mesa solitario che si erge sopra gli altri, rocce scure con pennellate di rosso ruggine *_*
Dall’altra parte della Scenic Route scure mesas con pennellate di bianche che catapultano in un mondo marziano…
Crystal Forest Trail
Questo trail di 0.75 miglia (1.2 km loop) è un labirinto di pietra colorata, tronchi color cannella di un’epoca lontana e panorami mozzafiato *_*
La Foresta di Cristallo è così chiamata per la presenza di bellissimi cristalli che si possono ammirare nei tronchi pietrificati in cui piccole sacche si sono riempite di depositi che alla fine si sono trasformati in cristalli di quarzo e ametista.
Vi assicuro che il quarzo cristallizzato è una delle cose più meravigliose che possiate vedere: sembrano gioielli che luccicano nel deserto!
Il percorso parte dal parcheggio e si dirige verso una biforcazione dove i visitatori possono scegliere la direzione in cui desiderano andare, anche se seguendo il percorso di destra avrete un incontro più immediato con il legno cristallizzato. Soffermatevi e prestate attenzione ai particolari, sorprendetevi, ogni pezzo è unico. Il sentiero raggiunge il punto più alto a circa mezzo miglio, poi gira ad ovest per chiudere il circuito e tornare al parcheggio.
E’ stata la nostra seconda tappa e il secondo trail nel parco: la meraviglia cresceva ad ogni passo, gli occhi si riempivano di colori, forme sinuose, orizzonti lontani ❤
Da sapere: purtroppo alla fine del 1800, prima che il Parco venne istituito Monumento Nazionale, molti tronchi furono devastati e trafugati da coloro che cercavano le gemme 🙁
Jasper Forest Trail
Il Jasper Forest Trail si trova a circa 7.5 miglia a nord del Rainbow Forest Museum (svoltare a sinistra presso il Jasper Forest overlook). Un breve percorso conduce dal parcheggio al punto di osservazione dove è possibile guardare oltre la valle sottostante dove il terreno è coperto da grossi pezzi di legno pietrificato e il panorama è semplicemente magnifico!*_*
I più “avventurosi”, o che hanno più tempo a disposizione, possono provare a scendere a valle e camminare tra i numerosi frammenti della foresta pietrificata. Ci sono siti in cui è possibile vedere grandi segmenti di alberi che sono ancora in gran parte sepolti. E’ anche possibile seguire la strada originale sterrata del 1930, oggi appena visibile, ma percorribile con l’aiuto delle brochoures che si trovano al Visitor Center.
Agate Bridge
Agate Bridge è un tronco pietrificato parzialmente esposto che attraversa un burrone sul lato est di Agate Mesa, formando un “ponte”. Lungo circa 34 metri questo tronco sospeso ha resistito all’erosione per secoli e ha affascinato frotte di visitatori entusiasti. In passato la paura del crollo di questo punto di riferimento del parco portò, prima alla costruzione di pilastri (1911) che vennero successivamente sostituiti da travi di cemento (1917).
La filosofia attuale del Parco Nazionale sembra essere quella di seguire il corso della natura; non si sa fino a quando l’Agate Brige resisterà perciò ammiratelo e tenetevi stretto il ricordo di questo luogo particolare.
Blue Mesa Trail
Secondo me il trail più spettacolare del parco che si snoda in un paesaggio lunare, quasi irreale ed estremamente scenografico.
E’ un percorso lungo 1 miglio (1.5 km circa) che attraversa il cuore dei calanchi dell’antica foresta pietrificata in una concentrazione di picchi che si tingono di peculiari toni di argilla grigio-blu.
Vi sarà possibile addentrarvi in questo surreale scenario percorrendo la Blue Mesa Scenic Road, una strada secondaria che porta al parcheggio da cui si accede direttamente al sentiero. Lungo questa strada è impossibile non fermarsi più volte ad ammirare viste e scenari sempre più pazzeschi e incredibili, di quelle che rimani lassù sulla mesa a guardare le vallate che si susseguono in forme sinuose e dai mille colori e poi l’orizzonte *_*
Arrivati al parcheggio e all’overlook avrete una vista pazzesca su questo scenario alieno, un panorama di quelli che difficilmente si possono scordare! *_*
Qui potrete scorgere il sentiero sotto di voi che scende e si insinua tra le straordinarie badlands.
Se potete scendete e raggiungete il fondo del canyon, camminate per queste terre desolate ma ricche di vita e storia, circondati da questi paesaggi dipinti e ne sarete piacevolmente sopraffatti, viveteli, respirateli, emozionatevi! ❤
Nota bene: stranamente, anche in alta stagione, poche persone si avventurano nel Blue Mesa Trail quindi sarete voi, le badlands e il deserto e avrete modo di apprezzarne appieno l’atmosfera unica che vi si respira.
The Tapees
Proseguendo sulla Scenic Route verso nord ci appaiono, apparentemente dal nulla, The Tepees, alte colline a forma di cono che ricordano la forma delle tende indiane. Modellate dall’erosione e dal tempo sono un tripudio di strati quasi perfetti di rossi, rosa, blu, grigi, viola e bianchi *_*
Anche in questo caso mai nome fu più azzeccato, vista la somiglianza di queste dune alle tende indiane da cui prendono il nome. Osservandole si ammirano i diversi minerali predominanti come per esempio arenaria, ferro, manganese e tanti altri, che creano inconfondibili variazioni cromatiche frutto delle differenti componenti geologiche.
Una meraviglia dopo l’altra. Un’emozione continua❤
Newspaper Rock
Come non citare le pitture rupestri che si ammirano al Newspaper Rock, la più grande concentrazione di petroglifi nel Parco Nazionale della Foresta Pietrificata. Qui ci sono più di 650 strabilianti disegni di arte rupestre, alcuni risalenti a 2 milioni di anni fa, Un breve percorso conduce i visitatori dall’area di parcheggio a un punto di osservazione in cui è possibile osservare, un po’ da lontano o tramite appositi binocoli di osservazione, figure, disegni e simboli.
Sono tracce indelebili del passaggio dell’uomo incise nella roccia. Sono la voce del passato: quei disegni possono parlare a chi li sa ascoltare, raccontare tante storie che si perdono nella notte dei tempi.
Puerco Pueblo Trail
Puerco Pueblo è il più grande sito archeologico del Parco Nazionale della Foresta Pietrificata. Il breve sentiero ad anello di 0.3 miglia (500 m) conduce alle rovine, parzialmente sottoposte a scavi archeologici, di un grande pueblo indiano che raggiunse il suo apice intorno al 1300 d.C. Si possono osservare le fondamente delle case e, sulle rocce vicine, coperte da una patina nera, sono riconoscibili interessanti petroglifi ben conservati.
Curiosità: uno dei petroglifi scoperti segna l’equinozio estivo. Il gioco di luci e ombre sul petroglifo a spirale cambia quando il sole sorge. Per due settimane, intorno all’equinozio estivo, si forma un raggio di luce che si muove lungo il lato del masso adiacente, fino a toccare il centro della spirale entro pochi minuti dalle 9:00.
Poco lontano attraversiamo il Puerco River e diciamo che ci ha fatto un po’ strano vedere questo piccolo fiume scorrere solitario in mezzo al deserto. Ma la natura si sa è sorprendente!
Route 66 alignment
Mentre attraversate il Parco Nazionale della Foresta Pietrificata, raggiungerete un cavalcavia autostradale che separa la zona desertica del parco dal la zona pietrificata della foresta. A nord di questo cavalcavia si trova il Route 66 alignment che celebra la mitica Route 66.
Pensate che Petrified Forest National Park è l’unico Parco Nazionale degli Stati Uniti attraversato da un tratto della Historic Route 66 e questo piccolo sito è un omaggio a questa straordinaria icona americana.
Qui la carcassa arrugginita di una Studebaker del 1932 dimora nel drammatico scenario del deserto offrendo uno sfondo perfetto per qualche scatto ricordo ❤
Un altro cimelio da immortalare è una panca con il lato posteriore che mostra il paraurti e le luci posteriori di un’auto d’epoca; il lato anteriore della panchina in cemento ha il logo della Route 66 inciso nella zona di seduta.
Di fronte a noi la linea del fondo stradale e i pali del telefono che ancora segnano il percorso della famosa “Main Street of America”.
PAINTED DESERT
Nella sezione settentrionale del parco, vi sono una serie di overlooks che regalano panorami incredibili di un deserto rosso-marte. Infinite sfumature che virano dal rosso al rosa, dall’arancio al grigio, dal bianco al nero, in mille tonalità diverse, terre antiche, modellate dal tempo e dall’acqua, che si estendono a perdita d’occhio ❤
Il Deserto Dipinto è un arcobaleno di pietra, un trionfo di colori che assumono diverse tonalità in base alla luce e all’inclinazione dei raggi solari, un paesaggio in continuo divenire.
I Navajo e gli Hopi vivono in questa regione da centinaia di anni, ma sono stati i coloni spagnoli a darle il nome che conosciamo oggi: El Desierto Pintado.
La Scenic Route è costellata da viewpoints che permettono l’affaccio su un paesaggio stratosferico: ogni punto è una terrazza che dà su un mare di rocce multicolori e ognuno offre uno scorcio diverso che riempie gli occhi di bellezza.
Lacey Point, Whipple Point, Nizhoni Point
Questi vista points si trovano a poche miglia l’uno dall’altro e tutti hanno affacci splendidi sul Deserto Dipinto *_*
Lacey Point (nella foto) è il primo punto panoramico che si incontra venendo da sud, il primo impatto con quest’altra meraviglia della natura!
Le viste mozzafiato a Lacey Point includono il Lithodendron Wash (dal greco che significa “Albero di Pietra”), un fiume normalmente asciutto che si estende a sud. Quando le tempeste ingorgano, le acque rosse fangose sfociano nel fiume Puerco che taglia in due il parco e si unisce al fiume Little Colorado vicino a Holbrook prima di unirsi al fiume Colorado nel profondo del Grand Canyon.
Whipple Point prende il nome dal tenente Amiel Whipple che attraversò questa zona nel 1853 mentre sorvegliava un percorso ferroviario dal fiume Mississippi all’Oceano Pacifico. La spedizione di Whipple è stata la prima a documentare gli abbondanti depositi di legno pietrificato nelle vicinanze.
Nizhoni significa bello in Navajo è il nome perfetto per Nizhoni Point: anche da qui c’è una vista stupenda sui calanchi dai colori rossastri.
Pintado Point
Da Pintado Point, una volta noto come “Collina dei 350 gradi”, è visibile il Pilot Rock, il punto più alto del parco con i suoi 6.235 piedi. Sembra che, in una giornata molto limpida, è possibile vedere le montagne dei San Francisco Peaks sullo sfondo, 108 miglia di distanza!
Si può inoltre vedere una bocca di maar, un cratere vulcanico a fondo piatto e di forma approssimativamente circolare, di origine esplosiva. Queste morfologie vulcaniche sono state esposte dall’erosione della “Formazione Bidahochi”, uno strato di basalto che si trova in cima alla Chinle Formation.
Chinde Point
La prossima tappa è Chinde Point Overlook che si trova nel punto più settentrionale della strada del parco e offre un’altra splendida vista del Deserto Dipinto.
Chinde Point è degno di nota per un importante reperto archeologico. Nel 1984 furono scoperte le ossa fossili di un piccolo dinosauro primitivo (alto 4 piedi). Denominato Chindesaurus Bryansmali, questo è l’unico esemplare conosciuto di questo tipo di dinosauro.
Curiosità: in Navajo Chinde significa fantasma sgradito o spirito malvagio.
Kachina Point e Painted Desert Inn
Kachina Point prende il nome dagli Hopi Kachinas, che sono spiriti di divinità, elementi naturali, animali o antenati defunti.
Qui è possibile visitare il Painted Desert Inn che si trova nella contea di Apache, non lontano dall’uscita dell’Interstate 40 e vicino all’allineamento originale della storica US Route 66, con vista sul Painted Desert.
Questo luogo storico era un gradito ristoro per i viaggiatori della Route 66, qui vi potevano trovare pasti, alloggio e souvenir. La locanda, è stata costruita nel 1924 e aprì col nome Stone Tree House (il nome deriva dal legno pietrificato utilizzato nella sua costruzione). Durante gli anni ’30, il National Park Service lo acquistò e lo fece completamente riprogettare in stile Pueblo Revival dall’architetto Lyle E. Bennett.
Nel 1947, l’architetto Mary Jane Colter ha rinnovato la locanda con una nuova combinazione di colori e finestre di vetro per mostrare il bellissimo paesaggio circostante, uno stile di architettura pionieristico che ha portato dentro l’essenza della vita all’aria aperta. La sala da pranzo interna presenta murales dipinti dall’artista Hopi Fred Kabotie raffiguranti la vita quotidiana del popolo Hopi.
Dalla fine degli anni ’40 all’inizio degli anni ’60, la locanda è stata gestita da Fred Harvey, il famoso gestore di locande del sud-ovest, e chiuse definitivamente nel 1963. Fu minacciato di demolizione durante gli anni ’70, ma fortunatamente il parco riconobbe la sua importanza culturale e architettonica. Il sito fu dichiarato National Historic Landmark nel 1987.
Dopo anni di lavori di ristrutturazione, è stato riaperto al pubblico nel 2006. Sebbene non funzioni più come hotel e ristorante, il Painted Desert Inn, attualmente ospita mostre sulla Route 66 e sul Civilian Conservation Corps e vi si possono ammirare i suoi numerosi tesori: l’antica fontana di soda, i meravigliosi murales Hopi del noto artista Fred Kabotie, dettagli architettonici straordinari, come lampadari di latta martellata, ceramiche locali, un vivido petroglifo di leone di montagna, i tradizionali motivi delle coperte nei pavimenti di cemento e il lucernari dipinti a mano.
E naturalmente la vista dal patio e tutto intorno alla struttura è splendida! *_*
Inoltre da qui è possibile accedere alla Petrified Forest National Wilderness Area, una delle prime aree selvagge del National Park Service. I visitatori possono accedere a questo paesaggio surreale attraverso il Painted Desert Wilderness Access Trail, che parte dal lato ovest del Painted Desert Inn. La pista scende di 0.5 miglia su ripidi tornanti verso il fondo dove numerose piste e percorsi non ufficiali si diramano in quasi tutte le direzioni.
Un altro bel percorso è il Painted Desert Rim Trail, un sentiero di andata e ritorno di 1.6 km che, affacciandosi su panorami incredibili, va appunto da Kachina Point a Tawa Point e ritorno.
Tawa Point
Da Tawa Point è possibile ammirare le sfumature del basalto nero del Bidahochi Formation che forma il bordo dell’altopiano.
Tawa Point è anche il punto di partenza per un paio di diverse opportunità di escursioni: il Tawa Trail che conduce per 1.2 miglia a senso unico da Tawa Point, attraverso tranquille praterie, fino al Painted Desert Visitor Center e il Painted Desert Rim Trail, un percorso di andata e ritorno di 1.6 km (0.5 miglia a tratta) lungo il bordo della mesa battuta dal vento fino a Kachina Point e al Painted Desert Inn e ritorno.
Curiosità: nell’ideologia Hopi, Tawa si riferisce allo Spirito del Sole, il creatore del mondo, e già questa cosa secondo me è fantastica!
Tiponi Point
Tiponi Point, che prende il nome dal simbolo della dea del mais Hopi, per noi è l’ultimo (o il primo in base da come decidete di percorrere la Scenic Drive del parco) overlock sulle badlands colorate del Painted Desert. In netto contrasto con il cielo azzurro sopra di noi, le colorate colline ondulate, mesas e buttes ci hanno tolto il fiato ancora una volta! *_*
Salutiamo così questa favolosa tela naturale in lavorazione da milioni di anni…❤
Badlands colorate, ciocchi millenari trasformati in pietra, e persino un tratto della Route 66: Petrified Forest National Park è un parco nazionale incredibile e tutto da scoprire!
E’ una terra sorprendente ricca di meraviglie paesaggistiche ed archeologiche, scoperte scientifiche affascinanti. Una terra da ammirare con il dovuto rispetto mentre se ne carpisce l’intima, e allo stesso tempo, sbalorditiva bellezza e si ascoltano le storie millenarie che essa sa raccontare agli animi disposti ad ascoltare.
Un territorio sospeso unico!❤
Info utili
Dove
Il Petrified Forest National Park, si trova nell’Arizona centro orientale, a 19 miglia a est della cittadina di Holbrook, non lontano dal confine con il New Mexico
Come arrivare
Il Petrified Forest National Park si trova nel nord-est dell’Arizona, a circa 50 miglia dal confine del New Mexico, sulla Interstate 40, poco distante dalla città di Holbrook.
Ci sono due entrate una Nord e una Sud.
Per la North Entrance, provenendo da Gallup, dalla I-40 prendere l’uscita 311 ed entrare direttamente dalla zona del Painted Desert.
Per la South Entrance, arrivando da Holbrook, prendere la strada 180 e proseguire in direzione sud per circa 30 km fino a svoltare sulla Petrified Forest Road.
I Visitor Centers si trovano all’ingresso del Painted Desert a nord e nella parte sud del parco lo trovate all’interno del Petrified Forest il Rainbow Forest Museum
Download the Petrified Forest National Park Map
Orari
Tutti i giorni 8-17, chiuso 25 dicembre
Ingresso
Il biglietto d’ingresso è valido per 7 giorni e costa 25$ per auto con validità di 7 giorni 10$ a persona per i visitatori senza un veicolo (a piedi o in bicicletta) e 15$ per chi entra in motocicletta.
E’ accettato anche l’America the Beautiful Pass che costa 80$. Trovate tutte le info sul sito dedicato.
Importante!
Durante la visita ricordatevi che è assolutamente vietato raccogliere qualsiasi tipo di materiale all’interno del Parco: i Ranger di guardia al Petrified Forest National Park sono autorizzati a perquisire i visitatori in uscita e, qualora veniate trovati in possesso di materiale raccolto al suo interno, sarete passibili di multe salatissime e potreste persino essere arrestati.
Da sapere
Come in quasi tutti i Visitor Centers dei parchi nazionali americani, c’è una postazione con i timbri sia dalla Foresta Pietrificata che del Deserto Dipinto. Come rinunciare a un timbro ricordo in un luogo magnifico? 🙂
Io questi timbri li adoro *_*
Tips
- Portatevi una buona scorta di acqua e bevete per rimanere idratati soprattutto durante la stagione estiva. Ci sono fonti d’acqua in entrambi i Visitor Centers dove fare rifornimento.
- Fate il pieno di benzina in anticipo, nel parco non ci sono stazioni di servizio.
- Portatevi qualche snack o il pranzo al sacco, i punti ristoro si trovano solo nei Visitor Centers agli ingressi del parco. Noi abbiamo mangiato (bene), prima di uscire dal parco, presso il fast food di quello della North Entrance.
- Ci sono aree picnic a Chinde Point, Rainbow Forest e Painted Desert Visitor Center.
- I servizi igienici si trovano presso il Rainbow Forest Museum and Visitor Center, il Rainbow Forest Curios Shop, il Painted Desert Visitor Center, il Painted Desert Inn, il Chinde Point e Puerco Pueblo.
Dove dormire nei pressi di Petrified Forest?
Dal momento che non è possibile dormire all’interno del parco, potete scegliere tra varie opzioni. Come abbiamo anticipato, il nucleo abitato più vicino al parco è Holbrook, cittadina sulla Mother Road, dotata di un discreto numero di strutture ricettive, soprattutto motel.
Il più famoso, reso celebre dal mito della Route 66, è Wigwam Motel, che offre alcuni sistemazioni in tepee indiani. Che vi pernottiate o meno è sicuramente una tappa da fare sulle tracce della Mother Road!
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