MILANO: piccole curiosità sui NAVIGLI

Quella che è oggi conosciuta come una delle zona più modaiole di Milano, ritrovo di milanesi doc e stranieri di ogni nazionalità, era una tempo una piccola area facente parte di una complessa rete idrica che collegava le diverse zone della città e la città stessa alla Svizzera e all’Europa nordoccidentale.

Una delle zone più belle e da visitare della città meneghina.

 

Tra storia e turismo, ecco alcune curiosità che forse non sapete dei Navigli 🙂

 

Il primo tratto navigabile dei Navigli risale alla seconda metà del 12* secolo. Questo sistema di trasporto di merci e di persone mise in collegamento la zona del Lago di Como e del Lago Maggiore con Milano.

 

Il sistema di chiuse dei Navigli è stato perfezionato dall’ingegno di Leonardo Da Vinci che, incaricato da Ludovico Il Moro, trovò molte soluzioni innovative per risolvere il problema del dislivello del terreno lungo la Martesana.

 

Attraverso il Naviglio Grande è avvenuto il trasporto dei marmi che decorano ancora oggi il Duomo di Milano, provenienti dalle cave di Candoglia sul Lago Maggiore.

 

Nel 1805 Napoleone ha completato la costruzione del Naviglio Pavese per collegare Milano con il mare.

 

Anche se dei Navigli milanesi si conoscono in primis il Naviglio Grande e il Pavese, fanno parte della rete anche il Naviglio Paderno, il Martesana e il Bereguardo.

 

Il Ponte del Trofeo è situato sul ponte posto all’inizio del Naviglio Pavese, appena dopo la Darsena, e prende il nome da un monumento costruito in epoca spagnola, comunemente detto “trofeo di Fuentes”, dal nome del nuovo governatore dello Stato di Milano, don Pietro Enriquez de Acevedo Conte di Fuentes, che ridiede vigore all’opera del Naviglio Pavese, il quale progetto era stato abbandonato anni prima.

 

La navigazione sul naviglio fu un metodo di trasporto eccellente, abbandonato solo a partire dalla prima metà dell’ottocento per la concorrenza delle ferrovie.

 

I Navigli sono visitabili grazie a barche che seguono il percorso un tempo destinato alle chiatte che rifornivano di ogni merce la vecchia Milano. Un modo diverso per ammirare questa parte della città dalla prospettiva dell’acqua.

 

Ogni ultima domenica del mese si rinnova l’appuntamento con il Mercatone dell’Antiquariato sul Naviglio Grande, in zona Ripa Ticinese e Alzaie.

 

Qui è nata e ha vissuto una delle più grandi donne del Novecento, Alda Merini, così legata ai navigli che non ne poteva fare a meno per scrivere i suoi versi.

 

Il Vicolo dei Lavandai è uno dei vicoli storici di Milano, ancora oggi meta turistica di visitatori e milanesi che vogliono saperne di più di un luogo che ha davvero fatto la storia della città. Il vicolo è dedicato ai lavandai e non alle lavandaie, come si potrebbe pensare, perché nell’800, a occuparsi del lavaggio dei panni erano gli uomini, organizzati in una vera e propria associazione di mestiere.

Il ruscello che potete ammirare lungo il vicolo, conosciuto come “el fosset” è alimentato direttamente dall’acqua del Naviglio Grande ed era il luogo in cui si insaponavano i panni sull’asse di legno, chiamato “brellin”.

 

 

La Darsena

Darsena è una parola araba che significava porto. In italiano indica il ricovero coperto delle barche. Solo a Milano e a Genova viene usata nell’accezione antica. Tutto intorno crebbero locali per marinai come osterie, taverne, locande e case un tempo dette “chiuse”.

L’ultimo barcone attraccò in darsena il 30 marzo 1979. Dagli anni 80 i barconi sono stati riciclati come bar e ristoranti sull’acqua nel primo tratto del Naviglio Pavese.

La rinascita della Darsena, eredità di Expo 2015, ha contribuito a rendere la zona dei navigli, storico luogo della movida milanese, ancora più fruibile, ridefinendo l’antico porto e gli spazi adiacenti e rendendo nuovamente visibile il canale del Ticinello interrato negli anni ‘30.

Passeggiare qui è davvero piacevole e spesso si è accompagnati dalle canzoni degli artisti di strada.

 

E poi…

Quante volte vi sarà capitato di passeggiare fianco a fianco del Naviglio Grande a Milano, tra negozietti e ristoranti, oppure andare in bicicletta sulla stradina ciclopedonale che costeggia il Naviglio Pavese o il Naviglio Martesana, e notando il nome di quella vie avete sempre letto “Alzaia del Naviglio Grande”, oppure “Alzaia del Naviglio Pavese” e ancora “Alzaia del Naviglio Martesana”. Pieni di curiosità, vi chiederete quindi perché si chiamano tutte “Alzaia” e che cos’erano queste alzaie, a cosa servivano, perché ogni naviglio ne aveva una?!

Le Alzaie erano delle stradine molto importanti che fiancheggiavano tutti i 5 navigli milanesi. Esse venivano solcate da cavalli, asini, buoi ed altri animali da tiro per trainare le imbarcazioni controcorrente lungo i vari Navigli.

Ma cos’era l’alzaia? L’alzaia era proprio la fune che si usava per trainare le imbarcazioni: un’estremità veniva legata alla barca, l’altra all’animale da tiro. Il traino era certamente molto faticoso per questi animali, tant’è che spesso venivano chiamati i “cavalli dell’apocalisse”, in quanto ricordavano il cavallo scheletrico del cavaliere della morte, raffigurato nel celebre quadro di Victor Vasnetsov nel 1887.

 

I cortili fermi nel tempo

L’Alzaia del Naviglio Grande e l’Alzaia del Naviglio Pavese erano strade carrabili utilizzate per permettere il trasporto delle barche controcorrente, assicurandole agli animali da traino. Oggi sono luoghi del divertimento, che uniscono la tradizione alla moderna tendenza delle serate fashion, tanto che le strade dei navigli sono state inserite, dal New York Times, tra le 12 più belle della Vecchia Europa.

Tuttavia, oltre alla loro bellezza e capacità di attirare persone, queste vie si distinguono per un motivo meno appariscente ma di grande fascino: i cortili della case che si affacciano sui navigli, veri e propri angoli nascosti e bloccati nel tempo, molto curati e caratterizzati dalla presenza di una vegetazione rigogliosa e variegata e spesso da piccole e incantevoli gallerie d’arte.

Luoghi incastonati in una dimensione sospesa tra presente e passato, che meritano sicuramente una visita *_*

Quanto è bello sbirciare il quartiere di ringhiera entrando da un portone distratto ♥️

 

Ti è piaciuto questo articolo? Sei a conoscenza di altre curiosità sui Navigli?

Condividile e raccontamele nei commenti 🙂

 

 

Come arrivare

I Navigli si trovano in zona Porta Genova, linea verde della metropolitana, direzione Abbiategrasso fermata Porta Genova della linea 2 e 3. Con il bus si raggiungono da piazza Duomo con le linee 60 e 94 oppure 3.