MARZAMEMI: la POESIA di un piccolo borgo di pescatori siciliano
Profumo di mare, casette in pietra consumate dalla salsedine, scorci colorati, una vecchia tonnara, due porti naturali, un’isoletta con una casa bordeaux, piccole barche in legno e la pesca nell’anima. I colori de mare cristallino che la circonda, del sole, del caratteristico centro storico che si mescolano tra loro in modo perfetto, l’atmosfera senza tempo: questa è Marzamemi *_*
Ed è da questo piccolo pittoresco borgo marinaro in provincia di Siracusa, a pochi chilometri dal comune di Pachino e dalla barocca Noto che voglio iniziare a raccontarvi del nostro viaggio in Sicilia.
Perché proprio da qui?
Beh perché è stata una splendida scoperta, perché nonostante le bellissime foto che avevo visto avevo qualche perplessità, avevo paura di ritrovarmi in un posto super inflazionato, un luogo ‘un po’ finto e senz’anima…
E invece no! Marzamemi un’anima ce l’ha eccome!
La vedi, la percepisci, la respiri!
Certo è innegabile che sia una meta turistica molto rinomata e alquanto visitata, ma questo non ha cambiato la sua essenza e te ne innamori così, in un batter di ciglia *_*
Da dove deriva il suo nome?
Il suo nome deriva dall’arabo “Marsà al hamen”, che significa Baia delle Tortore, gli uccelli che passano da lì in primavera. Un’altra ipotesi invece vuole che il suo nome derivi dalla semplice unione delle due parole arabe marza (porto) e memi (piccolo), Piccolo Porto.
C’è anche una terza ipotesi, presente in “Pachum Pachynos Pachino storie e leggende da Pachino a Capopassero“, volume di Antonino Terranova, che attribuisce a Marzamemi il significato di “Porto di Eufemio“, dal nome dell’ex comandante bizantino che, una volta ribellatosi agli ordini dell’imperatore Michele II Balbo, si alleò con gli arabi conquistando insieme a loro l’Isola.
Un po’ di storia
La storia della suggestiva borgata di Marzamemi affonda le radici intorno all’anno Mille, quando gli Arabi impiantarono qui una tonnara. Il borgo inizia però a svilupparsi nel corso del Settecento proprio grazie alla tonnara che venne acquistata dalla nobile famiglia dei Villadorata nel 1630. Per volere della famiglia, infatti, la tonnara fu ampliata e vennero edificati il palazzo di famiglia, la chiesa e le casette dei pescatori che ancora oggi offrono gli scorci più pittoreschi.
Con la lavorazione del tonno salato e del tonno sott’olio la tonnara di Marzamemi divenne la seconda più importante della Sicilia dopo quella di Favignana, diventando un punto di riferimento anche per il trasporto di vino locale verso gli altri porti d’Italia. Lo stabilimento chiuse nel 1969.
Oggi Marzamemi è ancora guardata a vista dalla sua tonnara, anche se non è più attiva. I suoi pescatori usano ancora barche colorate, ma la vocazione del paese è diventata il turismo.
Piazza Regina Margherita
Il cuore del borgo ruota attorno a Piazza Regina Margherita dove lo sguardo viene subito catturato dagli casette in pietra dei pescatori risalenti al XVII secolo, così semplici e incantevoli, con le porte di legno colorato, dai tavoli bianchi e azzurri, dalle sedie impagliate di ristoranti e taverne, dai vasi di cotto dipinti a mano strabordanti di fiori, dai chioschi che profumano di mandorle e arance, da una serie infinita di lampadine che penzolano da fili che vanno da un lato all’altro di piccoli angoli della piazza che si accendono appena cala la sera.
È qui che si respira la vera essenza di Marzamemi, ci si catapulta indietro nel tempo, in quel passato che aleggia ancora nell’aria quasi a non voler essere dimenticato.
Palazzo Villadorata
Il bellissimo Palazzo Villadorata occupa tutto il lato ovest della piazza. Fu costruito nel 1752, anch’esso in pietra arenaria, e utilizzato dal principe come sua residenza. La struttura è molto semplice, con un bell’ingresso costituito da un portone in legno sormontato da una chiave con lo stemma di famiglia. L’interno era ricco di mobili, quadri e oggetti preziosi, ma purtroppo è stato saccheggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e ad oggi non ne rimane più nulla se non il suo fascino senza tempo *_*
Chiesa di San Francesco da Paola
La vecchia Chiesa di San Francesco da Paola, o Chiesa della Tonnara, è molto semplice, costruita con blocchi di pietra arenaria, materiale tipico del luogo, ha un bellissimo portone d’Ingresso. Oggi questa chiesa è sconsacrata e non viene più utilizzata dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando venne danneggiata gravemente la sua struttura. Attualmente sta subendo lavori di restauro che trasformeranno questo bene architettonico nel luogo ideale per ospitare il nuovo Museo del Mare.
Sul lato opposto della piazza, sorge la nuova Chiesa di San Francesco da Paola, costruita nel 1945 sempre in pietra arenaria, materiale tipico del posto. Molto semplice e senza fronzoli, con un grande portone in legno e un bel rosone in stile romanico, oggi questa è la chiesa principale del borgo ed è da qui che parte ogni anno la processione del Santo patrono.
Peccato fosse chiusa e quindi non ho potuto vederne l’interno 🙁
I vicoli in cui il passato sembra mischiarsi al presente
Dalla piazza perdendosi in un dedalo di piccole e strette viuzze e passeggiare per tutto il borgo per ammirarne gli incantevoli scorci immaginando di essere tornati indietro nel tempo *_*
Alla fine di ogni vicolo di questa cittadina si percepisce il blu intenso del mare. Qui si respira aria che sa di sale, ci si perde nel momento presente in un’atmosfera di tempi antichi. Qua e là dettagli colorati, vasi in ceramica dipinti a mano, fiori e piante grasse che adornano i muri delle ex casupole dei pescatori. Un vero incanto!
Siate curiosi, girovagate, percorretene più che potete, scopritene gli affacci, le piazzette, i cortili, i segreti e la bellezza che regalano!
Uno dei più frequentati è il Vicolo Villadorata con il suo suggestivo arco che unisce Piazza Regina Margherita alla Balata pieno zeppo di negozietti, bar, localini di street food. Voi esplorate anche gli altri stretti passaggi che sapranno ammaliarvi e attirarvi come un canto di sirena.
A proposito di sirene…non potete perdervi il Vicolo sul Retro 😉
Dalla piazza, dando le spalle al Palazzo di Villadorata, infilatevi in questo vicolo ricolmo di fichi d’India e piante di vario genere, e dove sulle sua mura spicca la raffigurazione di una bellissima sirena.
Se continuate a procedere invece raggiungerete una splendida terrazzina che dà sul mare…
E che dire del delizioso angolino con una mostra d’arte open air a decorarne le mura? Semplicemente irresistibile! *_*
La Tonnara di Marzamemi
Marzamemi nasce dal mare. Il mare e la pesca sono profondamente intrecciata alla storia del posto.
Le origini della storica Tonnara di Marzamemi si perdono nella notte dei tempi, da quando gli Arabi intorno all’anno mille impiantarono quella che sarebbe diventata la più importante tonnara della Sicilia orientale.
Costruita durante la dominazione degli arabi e nella prima metà del 600 fu venduta al Principe di Villadorata. I Nicolaci di Villadorata migliorarono ed ampliarono il complesso dell’antica tonnara, costruendo nuove abitazioni per i pescatori, dando vita così al borgo che conosciamo oggi. Nella seconda metà del ‘700, accanto alla tonnara, fu costruito il palazzo e la chiesa della tonnara e nel primo decennio del ‘900 fu eretto uno stabilimento di lavorazione del tonno.
A partire dal 1922 cominciò una lenta e inesorabile diminuzione del pesce pescato, fino a giungere alla chiusura dello stabilimento nel 1926. La tonnara rimase comunque attiva fino al 1943, quando fu distrutta a causa della guerra. L’attività ricominciò solamente un anno dopo, con risultati sempre più modesti, fino alla chiusura definitiva nel 1969.
Ad oggi l’esterno dello storico edificio conserva ancora l’antica struttura, segnata dal passare del tempo ma sempre ricca di fascino. Al suo interno una volta venivano ricoverate le barche da pesca (gli Scieri) mentre ora la Loggia degli Scieri, una grande sala che conserva le antiche arcate i tufo, è diventata teatro di numerosi eventi pubblici e privati.
Per secoli lo stabilimento di lavorazione del tonno è stato il cuore pulsante dell’economia di Marzamemi, rendendo così il borgo un luogo di un valore inestimabile, ricco di tradizioni antiche da preservare.
Porticciolo della Balata
Marzamemi è caratterizzata da due piccoli porticcioli naturali, la Fossa e la Balata, da cui un tempo, quando la tonnara era in attività, salpavano le imbarcazioni commerciali, mentre oggi sono luoghi molto pittoreschi del piccolo borgo, tra caratteristiche abitazioni e colorate imbarcazioni dei pescatori. Un luogo incantevole per concedersi una passeggiata accompagnata dal rumore delle onde e godersi la bellezza del posto e delle barche all’ancora *_*
Isolotto Brancati
Dal porticciolo di Marzamemi si scorge una piccola isoletta chiamata Isola Brancati o “Isola Piccola”. Ma qual è la sua storia?
Questo isolotto, alla fine dell’Ottocento, fu dato in concessione demaniale dal principe Ottavio Nicolaci di Villadorata ad un nobile di Noto, che vi costruì un piccolo immobile da utilizzare nel periodo estivo. Dopo la sua morte, nel 1918, nessuno degli eredi rinnovò la concessione demaniale, così la ottenne, su propria istanza, il dottor Raffaele Brancati, cugino del celebre scrittore Vitaliano, che nel 1935 la sdemanializzò, divenendo così proprietario dell’isolotto. Qui Raffaele fece costruire una villa dal color rosso bordeaux che spicca nel bellissimo mare azzurro di Marzamemi. L’isola fu tramandata di padre in figlio e continua oggi ad essere una proprietà privata.
I relitti sui fondali
Per gli appassionati a mezzo miglio dalla costa di Marzamemi, a circa 7 metri di profondità, giacciono colonne romane semilavorate e blocchi per basi o capitelli, trasportati da una nave romana del III secolo d.C. Il marmo pare provenisse dall’attuale isola di Marmara. Per visitare il parco archeologico subacqueo si scende seguendo una catena legata a una boa, muniti di una guida plastificata, si arriva in fondo, dove i reperti sono sistemati e numerati, e si risale dall’altra parte, dopo aver visto ancore, anfore, macine, elementi in pietra, capitelli, colonne, elementi architettonici. Un contesto molto suggestivo dove interesse storico e naturalistico si fondono perfettamente 🙂
Le spiagge di Marzamemi
Dopo la visita del piccolo borgo, potete rilassarvi in una delle tante spiagge di Marzamemi o negli immediati dintorni. Eh sì, perché Marzamemi oltre ad essere uno dei più noti borghi siciliani, è anche famosa per essere una rinomata località di mare. Se siete amanti del Sole, della sabbia e del mare, qui troverete dei piccoli angoli dove poter passare qualche ora.
Spiaggia della Spinazza
Situata a nord del porticciolo, si trova la spiaggia della Spinazza, dove ad accogliervi troverete una distesa di sabbia dorata e acque cristalline. In parte è spiaggia libera, in parte attrezzata con lidi e strutture ben attrezzate. Nelle vicinanze del litorale Spinazza, si possono fare piacevoli passeggiate sopra la grande diga, risalente ai primi anni Ottanta, dove vi sono belle calette dalle quali poter ammirare il tramonto.
Spiaggia del Cavettone
Sul versante sud di Marzamemi è invece situata la spiaggia del Cavettone, sabbiosa e delimitata da strutture rocciose. Molto indicata per famiglie con bambini al seguito e per gli amanti di immersioni e snorkeling.
Spiaggia di San Lorenzo
La spiaggia di San Lorenzo è forse la più conosciuta ed è anche la più ampia e dotata del maggior numero di stabilimenti balneari. Si tratta di un ampio tratto di litorale, molto ben curato, bellissimo ma forse il meno caratteristico tra tutti i lidi della zona.
Vendicari
La zona dell’Oasi di Vendicari è probabilmente la più suggestiva di tutto il territorio di Marzamemi. Spiagge incontaminate si susseguono in uno dei tratti costieri più belli dell’intera Sicilia. La spiaggia più a nord dell’oasi è quella di Eloro, alla foce del fiume Tellaro, su cui sorge un’antica villa romana piena di straordinari mosaici. Poco più a sud è la caletta di Cala Mosche, incastonata tra due spuntoni rocciosi, con tante grotte da esplorare. Altra spiaggia bellissima è quella della Tonnara, dove è possibile ammirare due costruzioni risalenti al periodo bizantino, una delle quali destinata proprio alla pesca del tonno. La spiaggia della Cittadella, infine, raggiungibile attraverso una scalinata di sassi, ha un aspetto roccioso e selvaggio, anche se il fondale è sabbioso.
Ho visto foto stupende di questa riserva naturale grazie a soprattutto a Valentina *-*
Questa volta non avevamo il tempo necessario, ma quando torneremo in zona sarà sicuramente una tappa imperdibile!
La tradizione culinaria di Marzamemi
La tradizione culinaria di Marzamemi risente sicuramente della cultura gastronomica sia araba che greca; tra le specialità più conosciute ci sono il tonno con cipolla in agrodolce, le lasagne alla marinara, la bottarga, la ventresca, il mosciame di tonno rosso e pesce spada affumicato. Sono ottimi, inoltre, i vari tipi di melone della zona ed i famosissimi pomodorini ciliegino di Pachino (di cui noi abbiamo fatto scorpacciata e scorte di quelli secchi che sono eccezionali!)
Potrete sbizzarrirvi a gustare queste prelibatezze nei tanti localini intorno a Piazza Regina Margherita e nelle viette circostanti, naturalmente potrete gustare anche dolci a base di mandorle e pistacchi, magari accompagnati dall’eccellente vino Nero d’Avola 😉
Essendo pomeriggio noi abbiamo fatto merenda con un ottima granita al limone (Fabry) mentre io ho assaggiato la cremolata ai gelsi, che sembra una granita ma non lo è 😉
E’ una preparazione che affonda le sue radici nella dominazione araba e nello “sherbet“, un composto di acqua, zucchero e frutta che viene ghiacciato lentamente e mescolato di continuo, fino a ottenere un composto cremoso. Nella cremolata la frutta (tanta frutta) viene prima frullata grossolanamente, poi ghiacciata. Quindi una specie di granita ma con succosi pezzi di frutta che ne fanno un’altra delizia siciliana da provare! 😛
Curiosità
Sapevate che a dare lustro a Mazamemi è stato il cinema?
Infatti, portandolo sul grande schermo con il film di Gabriele Salvatores, Sud, girato nel 1993. Il regista pubblicizzò il piccolo borgo siciliano di pescatori in tutto il mondo definendolo con queste precise parole: “È il luogo dell’anima. Il profondo Sud Italia, che ricorda la Magna Grecia”.
Ma sono molti altri i film con scene girate a Marzamemi come Kaos, Malavoglia, L’uomo delle stelle, Mario e il mago, Oltremare – Non è l’America, Cuore scatenato, Tra due mondi, La stagione della caccia, e poi anche serie televisive come Il commissario Montalbano, Immaturi – La serie e Blindati.
A proposito di cinema, dal 2000 Marzamemi ospita il rinomato Festival Internazionale del Cinema di Frontiera in occasione del quale Piazza Regina Margherita si trasforma in una suggestiva sala cinematografica sotto le stelle con proiezioni di film, cortometraggi e opere provenienti da tutto il mondo :O
Marzamemi nel cuore
Lasciatevi andare semplicemente alla bellezza e alla genuinità di questo borgo, un posto unico, dotato di un’atmosfera particolare, semplice, naturale ma allo stesso tempo romantica.
Perché nonostante sia diventata in questi ultimi anni una delle località più gettonate della Sicilia, Marzamemi ha conservato la sua integrità, la sua originalità.
Esplorate, curiosate, prendete strade poco battute. Lasciatevi trasportare dalle luci, dai rumori, dai colori di questo splendido borgo di pescatori, perché Marzamemi non è solo la classica cartolina di mare. No, Marzamemi è qualcosa di più. È una poesia a colori da portare nel cuore
E voi ci siete mai stati? Raccontate 🙂
Info pratiche
Dove
Marzamemi è una piccola località di mare, distante 2 km da Pachino, in provincia di Siracusa
Come arrivare
L’aeroporto di riferimento è quello di Catania, distante 100 km, da qui prendere l’autostrada E45 seguendo le indicazioni dapprima per Siracusa e poi per Noto, dove si esce e si imbocca la provinciale SP19, seguendo le indicazioni per Pachino e Marzamemi. Da Catania partono anche i bus della linea Etnabus, che raggiungono Pachino e da qui affittando scooter o prendendo un taxi si raggiunge il borgo marinaro.
Dove parcheggiare
L’intero borgo è pedonale. Poco fuori il centro di Marzamemi si trovano diverse aree dove poter parcheggiare, le tariffe variano da 3€ a 5€ e la sosta solitamente è valida per tutto il giorno
Come muoversi
Il borgo è davvero piccolino, quindi è possibile muoversi liberamente a piedi. Per gli spostamenti nei dintorni il consigliato è quello di utilizzare un’auto